Ci sono storie che meritano di essere raccontate, non perché sono migliori di altre, ma semplicemente perché sono di ispirazione per molti.
È il caso di parlare quindi della più grande catena di Fast food al mondo: McDonald’s.
Molti non sanno che la storia di McDonald’s è diversa da tutte le altre infatti molto spesso i business di successo nascono da un’idea di un imprenditore che riesce grazie alla perseveranza a portare fino in fondo il suo obiettivo arrivando quindi al successo ma come ho già detto prima questo non è il caso di McDonald’s.
Per capire meglio dovremo partire dalla nascita.
Quindi dall’intuizione da parte dei fratelli McDonald che idearono un sistema di produzione molto efficiente.
Questo sistema a differenza di quello che era utilizzato da tutti, prevedeva una sorta di catena di montaggio (stile produzione della Fiat) che si basava appunto sulla spartizione dei compiti.
Le persone infatti dovevano pensare a fare BENE solo una piccola operazione.
Chi doveva pensare al pane, chi a cuocere la carne, chi all’insalata..cosi facendo si poteva ottenere un panino in pochissimi minuti.
In un epoca i cui le persone erano abituate ad attendere anche mezzora per ricevere un panino, beh questa era una vera e propria rivoluzione.
Ma andiamo avanti.
Il primo McDonald’s ha quindi fin da subito un grande successo, tale da attirare l’attenzione di un venditore alla ricerca di affari. Ray Kroc.
Incuriosito Ray si mette in viaggio per conoscere i proprietari del ristorante e incontra i fratelli McDonald’s, da cui si fa raccontare la storia e la filosofia del brand.
Ray vede fin da subito una potenzialità di business e riesce insistendo parecchio a coinvolgere i fratelli nell’idea di un franchising ottenendo solo una piccola provvigione in cambio.
Dopotutto era un business funzionale che non poteva di certo essere sprecato con un solo ristorante.
Cosi siglato il patto, Ray Kroc inizia a trovare investitori e ad aprire i primi ristoranti ma i fratelli McDonald continuavano a fare i conti con la paura di fallire e di conseguenza frenarono a più non posso questa espansione.
Ma l’ambizione di Ray era troppo alta, Ray Kroc infatti a differenza di tutti pensava in grande ed Il suo sogno era quello di avere un punto vendita in ogni paese degli Stati Uniti, da costa a costa.
Un obiettivo molto ambizioso, forse addirittura fuori dalla portata di moltissime persone che non poterono far altro di considerarlo un pazzo.
Mentre il mondo si concentrava su come aprire un ristorante, lui, si focalizzava su come creare un impero.
E di certo la paura di due persone ( i fratelli McDonald) non lo avrebbero influenzato.
Ray iniziò quindi a pensare come poter portare avanti il brand anche senza i fratelli McDonald che dopotutto continuavano a frenarlo rischiando di perdere un l’occasione che passa una sola volta nella vita, se passa.
Ray trovò contatti sempre più grandi e realizzò che comprando direttamente i terreni sui quali far sorgere i nuovi ristoranti anche la proprietà di quest’ultimi sarebbe passata direttamente in mano sua.
Cosi procedette a tutta velocità in quella direzione!
Iniziò a comprare terreni e a trovare investitori aprendo nuovi ristoranti (a questo punto suoi), arrivando al punto in cui tutti volevano McDonald’s e tutti ne volevano aprire uno.
Inoltre a questo punto della storia le televisioni, i giornali e di conseguenza anche le persone consideravano Ray Kroc come il Fondatore di McDonald’s.
Era fatta.
Ray costrinse i fratelli McDonald a cedergli il loro marchio e davanti agli avvocati firma due assegni da SOLO un milione di dollari per ognuno dei due fratelli.
Perché ho detto solo un milione di dollari?
Perché La storia dei ristoranti McDonald’s la sappiamo tutti, non ha conquistato solo l’America, ma tutto il mondo!
Il valore di McDonald crebbe fino ad arrivare a oltre 20 miliardi di dollari.
È ovvio che il comportamento di Ray impossessandosi del marchio McDonald non è un modello da seguire, ma voglio invitarti a guardare l’elemento che tolse ai fratelli McDonald un impero dalle loro mani.
La paura.
Puoi avere prodotto ed un modello business perfetto (quello di McDonald lo era davvero) ma se non sei in grado di portarlo avanti e di credere in te stesso prima di ogni cosa sicuramente questo si fermerà in fretta.
Il prodotto ed il modello McDonald era perfetto, funzionava benissimo ma non era abbastanza, bisognava anche essere in grado di venderlo e di pensare in grande.
Non è mai troppo tardi per mettersi in gioco e prendersi quello che fino a questo momento non siamo stati in grado di realizzare.
Perseveranza e determinazione sono le attitudini che hanno permesso di fare la differenza, in questa storia come in molte e altre di successo 🙂
Made with ♥ by Edoardo Rinaldi - ALL RIGHTS RESERVED - Privacy Policy - Cookie Policy