Tutto inizio negli anni 60 quando un giovane studente di nome Phil Knight si accorse che nel mercato statunitense stavano incrementando le vendite dei prodotti giapponesi legati al mondo dello sport.
Phil che da sempre era amante dello sport ed in quegli anni praticava atletica non perse l’occasione per parlarne con il suo allenatore Bill Bowerman il quale senza troppi giri di parole esclamò: Let’s do it.
Così aprirono un negozio chiamato BLUE RIBBON SPORTS.
L’intento era quello di importare dal giappone e vendere in america le calzature chiamate Onitsuka Tiger.
Il progetto ebbe fin da subito un grande successo tale da spingere i due fondatori Phil e Bill ad investire ancor di più creando una calzatura tutta loro che a questo punto aveva bisogno di un nome.
Ora: diciamo la verità, non ci persero troppo tempo ne per la scelta del nome ne per la creazione del logo che cambiò la storia dei loghi.
In merito al nome venne proposto dal loro primo dipendente chiamato Jeff Jhonson il quale pensò al nome NIKE richiamando l’antica dea greca della vittoria alata.
Ma spendiamo un pò di tempo in più per parlare del logo, il famoso Swoosh o baffo come piace chiamarlo a noi italiani.
Phil chiese aiuto ad una sua amica universitaria chiamata Carolyn Davidson alla quale affidò l’incarico di creare un logo dedicato al nuovo Brand.
Come ho detto prima non persero troppo tempo, dopo una serie di proposte dovettero per forza sceglierne uno perchè bisognava proseguire il più velocemente possibile, così Phil disse la frase che ogni grafico pubblicitario ricorda bene:
Scegliamo questo anche se non lo amiamo ma impareremo ad amarlo col tempo.
Dopo circa 17 ore di lavoro ed al prezzo di 35$ il logo NIKE era pronto.
(Voglio aprire una piccola parentesi in merito al logo nike perchè su questo argomento ci sarebbe molto di cui discutere, 35$ forse è prezzo bassissimo starai pensando ma tieni anche presente che Nike per come la conosci oggi a quei tempi non solo non era paragonabile ma proprio non esisteva fisicamente quindi perchè mai Caroline avrebbe dovuto chiedere un prezzo già alto?)
Ma non preoccuparti, Phil e Bill i due fondatori Nike 11 anni dopo la realizzazione del primo loro e dopo aver iniziato la loro ascesa verso il successo si ricordarono di Caroline, venne presa a lavorare con loro e gli venne regalato un anello d’oro e diamanti che riportava il logo Nike inoltre a Caroline venne regalato un bel pacchetto di 500 azioni della società che avevano un valore di 150$ ma che oggi valgono nel oltre 650.000$
Dopotutto un bel investimento da parte di Caroline 🙂
L’azienda scalò velocemente le vette del successo o almeno in territorio Americano, ma Bill e Phil non erano intenzionati a fermarsi, dopo aver conquistato l’America doveva pur esserci qualcun altro al quale vendere le loro calzature?
Cosi decisero di implementare oltre alle scarpe anche abbigliamento sportivo in generale e poi pensarono ad un modo per fare il cosiddetto salto di qualità.
Notarono che c’era qualcosa più di ogni altra cosa che faceva innamorare le persone dello sport e non era di certo il fare gol o fare canestro.
Guardando giocare dei ragazzini in un campo da basket Phil notò che questi immaginavano di essere i campioni sportivi che da sempre erano nelle loro menti.
Così Phil capì quale era la direzione da seguire.
Iniziarono a creare collaborazioni con i migliori campioni sportivi inizialmente con sportivi non troppo noti, ma non ci volle molto per arrivare ai grandi campioni da Michal Jordan fino ad oggi con Cristiano Ronaldo, facendo indossare loro le calzature Nike, in questo modo le persone amanti dello sport vedevano in Nike lo strumento per diventare campioni proprio come i loro eroi.
E ci volle ben poco per far approdare Nike ai piedi di tutti 🙂
Il segreto per farsi amare da tutti?
Beh Nike creò solamente una nuova marca di calzature…perchè sarebbe dovuta essere migliore di quelle già esistenti?
Nike ha saputo colmare un bisogno, ha saputo diminuire la distanza tra i giovani sognatori ed i loro eroi sportivi, facendoli sentire proprio come loro.
Oggi Nike non è solamente il marchio sportivo giù famoso al mondo, ma detta le regole da seguire, vanta più di 62.000 dipendenti in tutto il mondo ed un fatturato di oltre 30 miliardi di dollari.
Ancora una volta quindi come in altri casi di successo un idea anche se pur bella, non è stata abbastanza.
Phil e Bill hanno saputo offrire un motivo in più…permettendo ai loro clienti di raggiungere più rapidamente i propri sogni 🙂
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